BREVE RIASSUNTO
- Mentre gli studi suggeriscono che la salute degli americani soffre a causa di test e trattamenti medici eccessivi, inutili e/o inefficaci, alcuni test di laboratorio possono offrire indizi veramente importanti sulla salute
- Alcuni dei test più preziosi sono raramente ordinati dai medici convenzionali. Questi includono l'indice omega-3, la ferritina, il magnesio RBC, l'omocisteina e il numero di particelle LDL
- Altri importanti test di laboratorio includono la vitamina D, l'insulina a digiuno e la proteina C-reattiva
Del Dott. Mercola
Anche se gli studi suggeriscono che la salute degli americani soffre a causa di test e trattamenti medici eccessivi, inutili e/o inefficaci, alcuni test di laboratorio possono offrire indizi veramente importanti sulla tua salute. Purtroppo, alcuni dei test più importanti sono raramente ordinati dai medici convenzionali.
Inoltre, gli intervalli di riferimento forniti sui referti dei test di laboratorio sono spesso fuorvianti, se si pensa a ciò che è considerato "normale" e che non è necessariamente l'ideale per una salute ottimale. Quindi, quali esami di laboratorio vale davvero la pena fare ogni anno e quali sono gli intervalli di riferimento ideali a cui puntare?
Ho scritto questo capitolo per il mio nuovo libro sul digiuno parziale che uscirà in primavera, ma è così importante che volevo dartelo ora gratuitamente. Quindi, qui sotto c'è una lista di otto dei più importanti test di laboratorio che vengono spesso trascurati.
N.1: vitamina D
Ottimizzare i livelli di vitamina D è uno dei modi più semplici e meno cari che si possono fare per la salute. Consiglio di controllare i livelli di vitamina D due volte l'anno, in inverno e in estate, quando i tuoi livelli saranno al minimo e al massimo.
Questo è particolarmente importante se sei incinta o stai pianificando una gravidanza, o se hai un cancro. Sulla base delle ricerche fatte e dei dati raccolti da GrassrootsHealth, 40 ng/mL (100 nm/L) è il valore limite di sufficienza per prevenire una vasta serie di malattie.
Per esempio, la maggior parte dei tumori si verifica in persone con un livello di vitamina D nel sangue tra 10 e 40 ng/mL, e i dati pubblicati suggeriscono che un enorme 80% delle recidive del cancro al seno - 4 su 5 - potrebbe essere prevenuto semplicemente ottimizzando la vitamina D e nient'altro.
Per una salute ottimale e la prevenzione delle malattie, un livello tra 60 e 80 ng/mL (da 150 a 200 nm/L) sembra essere ideale. Mentre l'American Medical Association sostiene che 20 ng/mL sono sufficienti, la ricerca suggerisce che 20 ng/mL sono appena sufficienti per la prevenzione dell'osteomalacia, e chiaramente troppo bassi per la prevenzione o il miglioramento di altre malattie.
Quando si tratta di dosaggio, devi prendere qualsiasi dose necessaria per portarti nel livello ottimale, con 40 ng/mL che è la soglia minima per la sufficienza. La ricerca suggerisce che ci vorrebbero 9.600 UI di vitamina D al giorno per far sì che il 97,5% della popolazione raggiunga i 40 ng/mL, ma c'è un'ampia variazione nei requisiti individuali.
Se ti sei esposto regolarmente al sole, hai mangiato cibi ricchi di vitamina D come il fegato di manzo, i funghi e i tuorli d'uovo biologici da allevamento all'aperto e/o hai assunto una certa quantità di vitamina D3 per un certo numero di mesi e un nuovo test rivela che non sei ancora nel range raccomandato, allora sai che devi aumentare il tuo dosaggio.
N. 2: indice Omega-3
Come la vitamina D, anche il tuo livello di omega-3 è un potente predittore del tuo rischio di mortalità per tutte le cause e gioca un ruolo vitale nella salute generale, specialmente quella del cuore e del cervello.
Una recente ricerca finanziata dal National Institutes of Health ha scoperto che avere un indice di omega-3 più alto è associato ad un minor rischio di eventi cardiovascolari, eventi di malattia coronarica e ictus. Gli omega-3 aiutano anche a migliorare il dolore, specialmente se combinati con la vitamina D.
(I grassi omega-3 sono precursori dei mediatori dell'infiammazione chiamati prostaglandine, che è, in parte, il modo in cui aiutano a ridurre il dolore. Anche gli antidolorifici antinfiammatori funzionano manipolando le prostaglandine.)
L'indice omega-3 è un esame del sangue che misura la quantità di acidi grassi omega-3 EPA e DHA nelle membrane dei tuoi globuli rossi (RBC). L'indice è espresso come percentuale del totale degli acidi grassi RBC.
L'indice omega-3 è stato confermato come indicatore stabile a lungo termine del proprio livello di omega-3 e riflette i livelli tissutali di EPA e DHA. Un indice omega-3 superiore all'8% è associato al più basso rischio di morte per malattie cardiache. Un indice inferiore al 4% ti mette al più alto rischio di mortalità legata alle malattie cardiache. Se sei sotto l'8%, aumenta la tua assunzione di omega-3 e rifai il test tra tre-sei mesi.
Le migliori fonti di omega-3 di origine animale sono piccoli pesci grassi d'acqua fredda come acciughe, aringhe e sardine. Il salmone selvaggio dell'Alaska è un'altra buona fonte a basso contenuto di mercurio e altre tossine ambientali. Questi pesci sono anche una buona fonte di vitamina D, il che li rende doppiamente benefici.
N. 3: insulina a digiuno
La resistenza all'insulina è un fattore determinante per quasi tutte le malattie croniche, il che rende il test dell'insulina a digiuno uno strumento davvero importante per la salute. Qualsiasi pasto ad alto contenuto di cereali e carboidrati genera un rapido aumento del tuo glucosio nel sangue. Per compensare questo, il pancreas secerne insulina nel flusso sanguigno, abbassando il livello di zucchero nel sangue.
Se non avessi l'insulina per fare questo, andresti in coma iperglicemico e moriresti. L'insulina, però, catalizza anche la conversione dello zucchero in eccesso nelle cellule di grasso.
In genere, più insulina produci, più diventi grasso. Se consumi costantemente una dieta ad alto contenuto di zuccheri e cereali, il tuo livello di glucosio nel sangue sarà corrispondentemente alto e nel tempo il tuo corpo si desensibilizza all'insulina, richiedendo sempre più insulina per fare il proprio lavoro.
Alla fine, diventi resistente all'insulina e incline all'aumento di peso, poi prediabetico, e infine diventi un vero e proprio diabetico. Il prediabete è definito come un aumento della glicemia superiore a 100 mg/dl ma inferiore a 125 mg/dl (a questo punto diventa formalmente diabete di tipo 2).
Qualsiasi zucchero nel sangue a digiuno regolarmente sopra i 90 mg/dl è però davvero indicativo di resistenza all'insulina, e il lavoro fondamentale del defunto dottor Joseph Kraft - considerato il padre del test dell'insulina - suggerisce che l'80% - 8 su 10 - degli americani è in realtà resistente all'insulina. Anche se raccomandava un test di tolleranza al glucosio orale, che misura anche l'insulina, questo è un test molto più impegnativo, e per la maggior parte di loro sarà sufficiente un test di insulina a digiuno.
Il test dell'insulina a digiuno è molto meglio del test del glucosio a digiuno perché riflette quanto sono sani i tuoi livelli di glucosio nel sangue nel tempo. È importante capire che è possibile avere un basso livello di glucosio a digiuno ma avere comunque un livello di insulina significativamente elevato. E sì, bisogna essere a digiuno da almeno otto ore, altrimenti i risultati sono quasi privi di significato.
Un normale livello di insulina nel sangue a digiuno è inferiore a 5, ma idealmente, occorre puntare ad averlo inferiore a 3. Se il tuo livello di insulina è superiore a 3-5, il modo più efficace per ottimizzarlo è ridurre o eliminare tutte le forme di zucchero dalla dieta. Anche il digiuno intermittente, il digiuno parziale e/o il digiuno ad acqua sono efficaci, e il digiuno intermittente combinato con una dieta chetogenica sembra essere il più aggressivo di tutti.
N. 4: ferretina sierica
Un test della ferritina è un esame del sangue di laboratorio che misura la quantità di ferritina nel tuo sangue. La ferritina è la principale proteina di immagazzinamento del ferro nel tuo corpo, quindi il test della ferritina viene ordinato come un modo indiretto per misurare le riserve di ferro nel tuo corpo.
Per gli adulti, consiglio vivamente di fare un test della ferritina sierica su base annuale, dato che il sovraccarico di ferro può essere pericoloso tanto quanto la carenza di vitamina D. Mentre il ferro è necessario per la funzione biologica, quando ne hai troppo, può fare un danno enorme aumentando lo stress ossidativo.
Quando il ferro reagisce con il perossido di idrogeno, tipicamente nei mitocondri, si formano pericolosi radicali liberi idrossili. Questi sono tra i radicali liberi più dannosi conosciuti e sono altamente reattivi e possono danneggiare il DNA, le membrane cellulari e le proteine. Contribuiscono alla disfunzione mitocondriale, che a sua volta è alla base della maggior parte delle malattie croniche degenerative.
Sfortunatamente, la prima cosa a cui le persone pensano quando sentono "ferro" è l'anemia, o carenza di ferro, non rendendosi conto che il sovraccarico di ferro è in realtà un problema più comune e molto più pericoloso.
Praticamente tutti gli uomini adulti e le donne in postmenopausa sono a rischio di sovraccarico di ferro dato che non perdono sangue regolarmente e, inoltre, gli esseri umani non sono affatto progettati per espellere il ferro in eccesso, esso viene semplicemente immagazzinato per giorni in cui potresti aver bisogno di ferro extra a causa di qualche tipo di trauma che comporta una perdita di sangue.
C'è anche una malattia ereditaria, l'emocromatosi, che fa sì che il tuo corpo accumuli livelli di ferro eccessivi e pericolosamente dannosi. Se non viene trattato, il fetto in eccesso, può contribuire allo sviluppo di cancro, malattie cardiache, diabete, malattie neurodegenerative e molti altri problemi di salute, tra cui la gotta.
Come per molti altri test di laboratorio, gli intervalli "normali" per la ferritina sierica sono tutt'altro che ideali. Un livello da 200 a 300 ng/mL rientra nel range di normalità per donne e uomini rispettivamente, ma se sei in questo range, sappi che è praticamente garantito che svilupperai qualche tipo di problema di salute.
Un livello ideale per uomini adulti e donne senza mestruazioni è compreso tra 30 e 40 ng/ml (basta non scendere sotto i 20 ng/mL o molto sotto i 40 ng/mL). La soglia più comunemente utilizzata per individuare la carenza di ferro negli studi clinici è sotto i 10 ng/mL.
N. 5: proteina C reattiva ad alta sensibilità (hs-CRP)
L'hs-CRP è un test altamente sensibile che misura una proteina epatica prodotta in risposta all'infiammazione nel tuo corpo, e l'infiammazione cronica è un segno distintivo della maggior parte delle malattie croniche. Più basso è il tuo livello meglio è. L'obiettivo sarebbe quello di essere al di sotto di 0,7 mg/dl. Mi piace tenere il mio livello sotto 0,2 mg/dl.
La medicina convenzionale in genere tratta l'infiammazione sottostante con farmaci antinfiammatori non steroidei o corticosteroidi. Ai pazienti con colesterolo normale ma CRP elevato viene anche spesso prescritto un farmaco statina. Nessuno di questi trattamenti farmacologici affronta la causa sottostante dell'infiammazione e può fare più male che bene a lungo termine.
Seguire una dieta sana a basso contenuto di zuccheri aggiunti e più ricca di grassi sani, ottimizzare la vitamina D e gli omega 3, abbassare il tuo livello di insulina e fare esercizio fisico su base regolare ti aiuterà ad affrontare l'infiammazione cronica. Anche alcune erbe e integratori possono essere utili, tra cui astaxantina, boswellia, bromelina, zenzero, resveratrolo, enotera e curcumina.
N. 6: magnesio RBC
La carenza di magnesio è estremamente comune e recenti ricerche mostrano che anche una carenza subclinica può mettere a rischio la salute del tuo cuore. Il magnesio è anche importante per la salute del cervello, la disintossicazione, la salute e la funzione cellulare, la produzione di energia, la regolazione della sensibilità all'insulina, la normale divisione cellulare, l'ottimizzazione dei mitocondri e molto altro.
Il magnesio risiede al centro della molecola di clorofilla, quindi se mangi raramente verdure fresche a foglia verde, probabilmente non stai ricevendo molto magnesio dalla tua dieta. Inoltre, anche se mangiare cibi integrali biologici ti aiuterà a ottimizzare il tuo apporto di magnesio, non è ancora un modo sicuro per evitare la carenza di magnesio, dato che la maggior parte dei terreni sono diventati gravemente impoveriti di nutrienti, compreso il magnesio.
L'assorbimento del magnesio dipende anche dalla presenza di una quantità sufficiente di selenio, ormone paratiroideo e vitamine B6 e D, ed è ostacolato da un eccessivo consumo di etanolo, sale, caffè e acido fosforico presente nelle bevande gassate. Sudorazione, stress, mancanza di sonno, eccessivo flusso mestruale, alcuni farmaci (soprattutto diuretici e inibitori della pompa protonica) riducono anche i livelli di magnesio.
Per questi motivi, molte esperti consigliano di prendere un integratore di magnesio. L'assunzione dietetica raccomandata per il magnesio è di circa 310-420 mg al giorno a seconda dell'età e del sesso, ma molti esperti ritengono che potrebbero essere necessari da 600 a 900 mg al giorno, il che è molto più in linea con l'assunzione di magnesio durante il periodo del paleolitico.
Personalmente, credo che molti possano trarre beneficio da quantità che vanno da 1 a 2 grammi (da 1.000 a 2.000 mg) di magnesio elementare al giorno, dato che molti di noi sono esposti a campi elettromagnetici che semplicemente non possono essere mitigati, e il magnesio in più può aiutare a ridurre i danni derivanti da tale esposizione.
Il segreto per utilizzare efficacemente dosi più elevate è però quello di evitare le perdite intestinali in quanto ciò sconvolgerebbe il tuo microbioma intestinale, il che sarebbe altamente controproducente.
Una delle forme migliori è il magnesio treonato, perché sembra essere il più efficiente nel penetrare le membrane cellulari, compresi i mitocondri e la barriera emato-encefalica. Un altro modo efficace per aumentare il tuo livello di magnesio è fare bagni di sale di Epsom (solfato di magnesio), perché il magnesio viene assorbito efficacemente attraverso la pelle.
N. 7: omocisteina
L'omocisteina è un amminoacido presente nel corpo e nel sangue che si ottiene principalmente dal consumo di carne. Controllare il proprio livello di omocisteina è un ottimo modo per identificare una carenza di vitamina B6, folati e B12.
Le vitamine B6, B9 e B12 aiutano a trasformare l'omocisteina in metionina; un elemento costitutivo delle proteine. Se non assumi abbastanza di queste vitamine del gruppo B, questo processo di conversione è compromesso e di conseguenza i livelli di omocisteina aumentano. Al contrario, quando aumenti l'assunzione di vitamina B6, B9 e B12, i livelli di omocisteina si abbassano.
Una elevata quantità di omocisteina è un fattore di rischio per le malattie cardiache e, se combinata con un basso indice di omega 3, è associata ad un aumento del rischio di atrofia cerebrale e demenza.
Le vitamine B6, B9 e B12 sono anche molto importanti per la cognizione e la salute mentale in generale, quindi identificare e risolvere una carenza di queste vitamine può essere un passo importante per evitare la depressione e altre condizioni di salute mentale ancora più gravi. Se assumi folato e/o B12 sarebbe meglio prendere le forme metiliche di queste vitamine.
N. 8: NMR lipoprofile
Uno dei test più importanti che puoi fare per determinare il tuo rischio di malattie cardiache è il NMR LipoProfile, che misura il tuo numero di particelle di lipoproteine a bassa densità (LDL). Questo test include anche i marcatori che possono aiutare a determinare se si è resistenti all'insulina, causa primaria di un elevato numero di particelle LDL e di maggiore rischio di malattie cardiache.
I medici convenzionali in genere controllano solo il colesterolo totale, il colesterolo LDL, il colesterolo delle lipoproteine ad alta densità (HDL) e i trigliceridi. Questi non sono però dei predittori molto accurati del rischio di malattie cardiovascolari, dato che è possibile avere un colesterolo totale normale e/o un colesterolo LDL normale ma avere un alto numero di particelle LDL.
In poche parole, non è la quantità di colesterolo il principale fattore di rischio per le malattie cardiache, ma piuttosto il numero di particelle LDL che trasportano il colesterolo. Maggiore è il numero di particelle LDL che hai, più è probabile che tu abbia anche LDL ossidate, che tendono ad essere molto più aterogeniche.
Le LDL ossidate sono più dannose delle normali LDL non ossidate perché sono più piccole e più dense. Questo gli permette di penetrare nel rivestimento delle tue arterie, dove stimola la formazione della placca.
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